Non potevamo mancare; personalmente poi si è trattato di un ritorno in quel meraviglioso lembo della Sicilia occidentale, arricchito dalla sua gente, sempre affettuosa e disponibile che ha pochi eguali.
Una destinazione lontanissima, ma nella vita non importa “la meta”: conta il viaggio e le persone con cui lo fai e la simpatia degli amici rotariani ha reso più piacevole il percorso.
Straordinario il programma delle visite: il Museo regionale “Pepoli”dall’incomparabile preziosità del meraviglioso Crocifisso in corallo, unico al mondo; il borgo medievale di Erice con la sua splendida Chiesa matrice, l’isola fenicia di Mothia, con la statua del “Giovane in tunica”; Marsala, con le sue storiche Cantine “Florio” ed infine Segesta contornata dai suoi due monumenti principali: il tempio ed il teatro.
Molto interessante il convegno per gli spunti forniti dai relatori, completa ed efficace l’introduzione d’apertura del PDG Mario Greco che ha saputo, da par suo, fornire la cornice di un mosaico arricchitosi dalle tessere dei successivi interventi.
“Ma si può rimanere ignavi dinanzi alle stragi?” – con questo interrogativo è iniziata la trattazione appassionata del nostro Governatore, Luigi Palombella – “non c’è da nutrire facili aspettative dai politici nella soluzione dei problemi…; tocca a noi, cari amici rotariani…. rimboccarsi le maniche ed agire…..ogni rotariano, è luce del Rotary, chiamato ad essere costruttore del bene comune…”. Questi alcuni passaggi del suo discorso, più volte interrotto dal prorompente e fragoroso applauso delle centinaia di persone presenti in sala.
Luigi è stato stupendo, le sue parole mi hanno commosso, quando ha citato un figlio della nostra Terra, don Tonino Bello o i nostri ragazzi rotaractiani, che hanno prontamente risposto al grido di aiuto degli alluvionati del Gargano; alle interruzioni per gli applausi, si è anche aggiunto il “bravo” dei numerosi intervenuti.
I partecipanti al viaggio ( e con noi, c’era anche il R.C. Soverato) hanno potuto apprezzare le più eterogenee attrazioni siciliane: la natura, il mare, i meravigliosi tramonti, le saline, i siti archeologici, i palazzi signorili d’epoca, i piatti della rinomata gastronomia arabeggiante, la bontà dei vini e della pasticceria più varia, le eccellenti granite dai molteplici sapori, la movida notturna della gioventù trapanese.
Ma non era sufficiente per sentirsi pienamente coinvolti: occorreva fare qualcos’altro, di più concreto e nobile, così come si richiede ad un vero rotariano: nell’imminenza della celebrazione della giornata mondiale della “POLIO” DAY, è bastato un semplice cenno d’intesa tra tutti i venticinque partecipanti per dare inizio, già nel viaggio di rientro, alla raccolta fondi; un gesto di solidarietà fattivo che è stato il piacevole epilogo del viaggio nel segno dell’autentico spirito rotariano.